Mio caro padre
non l’ho mai detto
ti leggo in volto
tutto il tuo
affetto.
Mi guardi dentro
se ti assomiglio
chiami il mio nome
con un bisbiglio
mentre nel letto
io mi addormento
con la certezza
di averti accanto.
Mi leggi storie
racconti glorie
chiudi la scena
quando dal palco
ritorno stanca.
Conti i minuti
che ci separano
dal mio rientro
piangi se tardo
ma non ti sento.
Donna che incroci
il mio cammino
rosa che sbocci
stammi vicino.
Del tuo profumo
lasci la scia
sguardi innocenti
dolce malia.
Donna sei madre
sposa e sorella
figlia ed amante
quanto sei bella.
Sei questo e altro
e altro ancora
sei tu il tramonto
e pur l’aurora.
Tu sei l’inganno
ed il tormento
ma questa notte
ti voglio accanto
soltanto un’ora
per abbracciarti
e amarti ancora.
E mentre invecchi
sei sempre bella
brilli di luce
come una stella.
Avere o essere
In
questo universo
che
mi gira intorno
c’è
gente che mira
soltanto
ad avere
e
che si arrabatta
per
possedere
gioielli
firmati
completi
griffati
vacanze
esclusive
in
resort da dive.
Ma
l’amore vero
quello
non ha prezzo
si
nutre di sguardi
risate
e carezze
dolcezze
che l’oro
non
può comperare
affetti
che mai
potrà
conquistare.
Cos’è
l’apparenza
se
nel sentimento
prevale
l’essenza?
Lascio
all’arrivista
onori
e potenza
mi
cullo nel fuoco
che
arde nel cuore
e
dentro la fiamma
che
mi dà calore
riscopro
il segreto
di
un mondo migliore.
Le
mani
Mani
sporche
bianche
d’amore
mani
che rubano
stelle
e splendore.
Mani
che creano
e
che dividono
mani
sudate
mani
pulite
mani
assassine
mani
di fate.
Disegnano
fiori
cancellano
errori
scrivono
storie
raccontano
glorie
muovono
i tasti
della
nostra vita
e
tra le dita
scorrono
i giorni
che
ci separano
dalla
dipartita.