Mi piace arruffare
il tuo fulvo mantello,
gridando:sei bello.
Mi piace abbracciarti
e stringerti forte
lanciandoti in alto
per farti cadere
sfidando la sorte.
Mi piace tirare
la tua lunga coda
e poi attorcigliarla
e tirarla ancora.
Tu sei sempre immobile
non mordi, non graffi,
mi guardi soltanto
e dal tuo dolore
nasce un qualcosa
che mi parla al cuore.
Mi chiede l'amore.
E allora capisco
che ti faccio male.
mi fermo e la mano
si apre d'incanto
in una carezza.
Non voglio il tuo pianto.
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